Nella sua lunga malattia padre Italo, ha accolto e abbracciato la volontà di Dio su di lui nella continua preghiera, nell’adorazione – contemplazione del grande Mistero pasquale e offrendo a Dio la sua vita. Padre Zedde, sacerdote missionario era un uomo di profondo spessore umano e spirituale, appartenente alla Comunità dei padri Lazzaristi di San Vincenzo De Paoli, già Assistente generale della Congregazione della Missione, è stato anche ultimo Direttore provinciale delle Figlie della Carità dell’ex Provincia di Sardegna, un servizio reso nella più totale dedizione.

Ha vissuto la sua malattia con amore alla maniera del Suo Maestro e Signore e man mano che l’infermità si è fatta sempre più invasiva e totale, tanto da non poter più celebrare il Santo Sacrificio, padre Italo ha saputo offrire la sua “rinuncia” a caro prezzo da quel letto ormai divenuto Altare e Croce e da dove Dio, saggiandolo come oro nel crogiuolo, lo ha trovato degno di Sé. Sono stata in preghiera davanti al suo letto di dolore la sera prima di morire, la sua situazione terminale era evidente e, tuttavia, mi è parso cosciente delle ultime fatiche agoniche e sereno combattente nel raccogliere tutte le sue forze per dar fiato al respiro già in affanno, già più corto e sempre più flebile.

Il Signore lo ha chiamato a sé nelle prime ore del mattino dell’Ottava di Pasqua, nella settimana in preparazione alla Festa della Divina Misericordia di cui era fervente credente e divulgatore. Il giorno dopo più che dalla rigidità della morte, sono rimasta naturalmente sorpresa dal bel sorriso inciso sul volto senza vita, un sorriso che mi ha fatto pensare all’incontro ultimo accaduto, solo poche ore prima, tra padre Italo e il Signore Risorto, un incontro da Padre a figlio, da Maestro a discepolo che da innamorato e profondo conoscitore delle Divine Scritture, ha lietamente riconosciuto e dal quale si è lasciato amabilmente liberare… per l’eternità!

Padre Italo non ha solo evangelizzato con abbondanza e sicura dottrina la Parola di Dio ma soprattutto ha creduto a Dio, ecco perché, secondo le parole di Gesù, siamo certi che già da ora gode della sorte dei beati in Paradiso Chi ascolta la mia Parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna (Gv. 5-24). Nell’indicibile Gaudio del suo Signore, preghiamo p. Italo perché sostenga la nostra fede mentre, continuando a camminare incontro al Signore, combattiamo la buona battaglia della Fede fino all’ultimo istante della nostra vita.

Autore: M.R. Columbano, FdC